martedì 30 aprile 2013

Concluso a Zuri il corso di organetto diatonico


Con il saggio finale si è concluso il corso di organetto diatonico della Scuola civica di musica del Guilcer e Barigadu.
Il saggio si è tenuto presso la sede del corso, ubicata nei locali dell'ex scuola della frazione di Zuri.
Molto ampia la fascia d'età dei corsisti, provenienti da diversi centri: bambini, adolescenti, giovani e adulti di diverse generazioni, che per diversi mesi hanno seguito con entusiasmo e costanza le lezioni settimanali del maestro Carlo Boeddu, conosciuto e apprezzato organettista. Il pomeriggio del 25 aprile ognuno degli allievi ha eseguito la musica di una danza tradizionale sarda, scelta tra le numerose imparate durante l'attività didattica. Non sono mancate alcune esecuzioni di brani non tradizionali. Gli applausi del pubblico, attento e caloroso, hanno incoraggiato i più emozionati e manifestato il gradimento per le diverse esecuzioni.
quattordici comuni.
Ora l'appuntamento è per la ripresa delle lezioni, il prossimo autunno, quando il progetto di diffusione dell'utilizzo dell'organetto diatonico in tutta l'area del Guilcer e del Barigadu riprenderà con l'avvio del quarto corso consecutivo. Al progetto, coordinato dal Comune di Ghilarza, partecipano

domenica 28 aprile 2013

Tra musiche e danze...

Dal 1982, il 29 aprile si festeggia in tutti i paesi del mondo la Giornata Internazionale della Danza, promossa dal Comitato Internazionale della Danza dell'UNESCO e rivolta a qualsiasi forma di danza, dalle più antiche e tradizionali alle espressioni più moderne.

Seguendo la scelta fatta negli anni precedenti, rispondiamo all'invito del Comitato e del suo Presidente, prof. Alkis Raftis, con una recensione su materiali dedicati alla danza e alla musica.

La scelta fatta quest'anno è rivolta all'Enciclopedia della musica sarda, pubblicata dal quotidiano L'Unione Sarda per la collana la biblioteca dell'identità. L'opera è composta da 16 volumi, 9 DVD e 7 CD, organizzati in volumi monotematici che trattano i seguenti argomenti: Canto a tenore, Fisarmonica e organetto, Canto a chitarra, Musica e religione, Strumenti musicali, Canto monodico, Launeddas, Poesia improvvisata, Cori polifonici. Come si può ben capire, molti volumi – anche se indirettamente – si avvicinano alle diverse tipologie del vasto repertorio delle danze tradizionali sarde: i balli accompagnati dal canto a tenore; quelli eseguiti al suono delle launeddas, dell'organetto, della fisarmonica e di tanti altri strumenti, non tutti largamente diffusi e conosciuti; canti monodici – maschili e femminili – e brani eseguiti da cori polifonici che tramandano, rigorosamente fedeli alla tradizione o in forme rielaborate, i ritmi delle danze.

Ogni volume è articolato in diverse parti che analizzano aspetti precisi dei temi trattati:
  • introduzione scientifico-divulgativa a un argomento specifico;
  • approfondimenti su tematiche specifiche;
  • schede di presentazione dei cantori, suonatori e costruttori del passato e contemporanei delle diverse generazioni e 'scuole';
  • schede didattiche esemplificative dei brani audio e video registrati nei Cd e DVD.

Ai testi dell'opera, curata dall'etnomusicologo Marco Lutzu e dal regista multimediale Francesco Casu, hanno collaborato esperti ed etnomusicologi da anni impegnati nel campo delle ricerche e studi sulla musica sarda: Sebastiano Pilosu, Fabio Calzia, Salvatore Carboni, Paolo Bravi, Roberto Mileddu, Maria Manca, Marcello Marras, Paolo Zedda e Luigi Oliva. Fondamentale è stato il contributo di numerosi cantori, poeti, suonatori, costruttori e appassionati che con entusiasmo hanno aderito all'iniziativa mettendo a disposizione saperi, competenze e racconti della loro vita ed esperienza musicale. Non mancano tra gli autori delle pagine illustri etnomusicologi, come Bernard Lortat-Jacob e Ignazio Macchiarella, e la testimonianza di musicisti che, pur praticando altri generi musicali, si sono avvicinati alla musica sarda. I sussidi multimediali che arricchiscono questo lavoro si avvalgono della competenza di Giovanni Carlini e Ottavio Nieddu.

Un bel lavoro dall'alto valore scientifico, presentato con una bella veste grafica arricchita da numerose fotografie, schemi, testi in lingua sarda e la loro traduzione, che ha avuto un grande successo.

Schede riguardanti diverse sezioni del Gruppo Onnigaza e brani eseguiti dai componenti dell'Associazione si trovano in:

Musica e religione, volume 7, Gruppo spontaneo di fedeli,Gosos de s'arcanzelu Rafaele;

  • Gosos de s'arcanzelu Rafaele, Ghilarza gruppo di fedeli – CD Musica e religione 2
  • Strumenti musicali, volume 8, trio strumentale (Marcello Marras, Matteo Mugheddu e Sergio Mugheddu), Bena, triangulu e tumbarineddu;
  • Passu, trio strumentale Bena, triangulu e tumbarineddu – DVD Strumenti musicali 1
  • Canto monodico, volume 10, voci a cappella: Susi Marras e Marinella Marras, A ninnia e Sas sennora de Onnigaza
  • A ninnia e Sas sennora de Onnigaza – CD Canto monodico










sabato 20 aprile 2013

Nodas a chiterra

Presso la sala polifunzionale del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, ieri pomeriggio c'è stato un incontro pubblico dedicato all'uso della chitarra, con la tecnica del pizzicato, in Sardegna. Si è trattato di un interessante percorso antropologico musicale, coordinato dall'etnomusicologo Marcello Marras, che ha avuto come protagonista il chitarrista Ignazio Cadeddu.

Nella prima parte dell’incontro è stato brevemente riassunto il percorso artistico musicale di Ignazio Cadeddu. La prima chitarra a quattordici anni, come premio per la promozione; gli anni dell'adolescenza trascorsi ad imparare – come autodidatta – le diverse tecniche musicali; la gioventù dedicata alla grande passione per il rock e la musica metal. Studia lo strumento in tutte le espressioni tecniche possibili (chitarra elettrica, acustica, classica) e, nel corso degli anni, suona con diverse formazioni musicali anche in campo nazionale, con possibilità stilistiche differenti. Poi, improvvisamente, una folgorazione per la musica tradizionale sarda mentre, quasi casualmente, sente suonare le launeddas. Da allora, senza dimenticare le espressioni musicali più moderne praticate sino a quel momento, inizia un percorso rivolto alla trasposizione con la chitarra di musiche del repertorio tradizionale sardo. Ascolta e studia brani eseguiti con le launeddas, la fisarmonica o l'organetto, prende confidenza con nodas e pichiadas (frasi musicali); predilige il suono delle launeddas e impara a riconoscere le caratteristiche musicali dei grandi suonatori Efisio Lara, Aurelio Porcu, Luigi Lai. Approfondisce la musica sarda e, grazie alla tecnica antica del pizzicato e a particolari accordature, ripropone con la chitarra le sonorità arcaiche di questo strumento e di altri della tradizione musicale dell’isola.
L'incontro è proseguito con l'esecuzione di brani sia di balli tradizionali di diverse aree geografiche della Sardegna sia di musiche di accompagnamento al repertorio dei canti tradizionali sardi. Il chitarrista ha spiegato tecniche e risposto alle domande del pubblico attento e interessato.
Da anni Ignazio Cadeddu collabora attivamente con alcune tra le figure più significative della musica isolana, tra cui Orlando Mascia, Bruno Camedda, Stefano Pinna, Andrea Pisu, Roberto Fadda, Emanuele Bazzoni, Franco Denanni, Vanni e Paolo Masala, Tenores di Neoneli, Maria Giovanna Cherchi, Giusy Deiana, Carlo Boeddu, Massimo Loriga, Enzo Favata. Ha pubblicato i cd Pizzicata-Ballus a chiterra e Cordas a cuncordu.

mercoledì 17 aprile 2013

Pregade pro sos massàjos, Sidore santu gloriosu


Domenica 21 aprile, a Ghilarza verrà celebrata la festa di sant'Isidoro, patrono degli agricoltori e di coloro che svolgono attività legate al mondo rurale.

I festeggiamenti, quasi esclusivamente di carattere religioso, consistono nella processione per le vie del centro storico del paese, seguita dalla Santa Messa, da un rinfresco offerto dal comitato organizzatore e dal passaggio ufficiale della carica dal vecchio al nuovo Presidente. Quest’ultimo rituale viene effettuato con la consegna de sas pandelas, gli stendardi del Santo, che durante la serata vengono portate nell’abitazione del nuovo incaricato.

 
 
 
 
Il momento più caratteristico della festa è quello della processione che, oltre alla presenza delle Confraternite religiose, di giovani a cavallo e dei costumi tradizionali del paese, ha la partecipazione i numerosi trattori addobbati con composizioni e ghirlande di fiori. I moderni mezzi agricoli, nella processione – così come nel lavoro nei campi – hanno preso il posto dei tradizionali gioghi di buoi, oggi rappresentati da una sola coppia di bovini ornati con mazzi di spighe, spesso disposti a formare una croce.

Il culto di sant’Isidoro, agricoltore di Madrid, si diffuse in Sardegna nel 1600 per opera dei religiosi spagnoli.


sabato 13 aprile 2013

Convegno sul ballo sardo

Domani - 14 aprile - si svolgerà  a Villaurbana (OR) un convegno sul ballo tradizionale sardo organizzato dall'attivissimo Gruppo folk 'Biddobrana'. L'inizio è fissato per le 17,30 nel salone parrocchiale.
Queste le tematiche e i relatori:
- Il ballo tradizionale e il suonatore...ieri e oggi - Marcello Marras, etnomusicologo;
- La figura femminile nel ballo - Marinella Marras, antropologa;
- Comprensione e interpretazione dell musica - Franco Melis, suonatore di launeddas;
- Sa mediana a pipia, Stefano Pinna, suonatore di launeddas.
A cura dei componenti del Gruppo folk 'Biddobrana' verranno eseguite alcune esemplificazioni didattiche dei balli tradizionali di Villaurbana.
 

venerdì 5 aprile 2013

IMPARIAMO IL BALLO SARDO – Concluso il corso 2013


Alcuni giorni fa si è concluso il corso di balli tradizionali ghilarzesi Impariamo il ballo sardo, rivolto agli adolescenti, ai giovani e agli adulti. Anche quest'anno gli iscritti hanno partecipato con assiduità ed entusiasmo agli incontri bisettimanali, guidati dai componenti del Gruppo. Per oltre due mesi, gli allievi si sono impegnati per imparare o perfezionare le tre danze tradizionali del paese: passu, bìchiri e dantza.

Negli anni 1993, 1994, 1996 e 1997 il corso era inserito nel programma degli Incontri di Musica Popolare e aveva la durata di tre “lezioni”; dal 2002 è diventato un'attività annuale della durata di due - tre mesi.