Abbigliamento femminile (tavola del periodico "Il Buon Umore" (1878)
Sul capo:
mantiglia lilla, ornata di nastri bianchi e bottoni; fazzoletto
bianco ornato con pizzo e fazzoletto rosso che raccoglie i capelli.
La camicia è bianca, con scollatura quadrata, ha ricami e piccole
pieghe. Il busto, di
broccato azzurro con fiori e motivi dorati, è bordato di giallo e
chiuso con un laccio dello stesso colore. La gonna, di orbace o panno
nero, non presenta pieghe o ornamenti. Il grembiule è di tessuto
bianco a strisce verdi, legato con un nastro giallo. Gioielli:
piccoli bottoni d'oro e collana di corallo e oro.
Abbigliamento femminile (con
mucadore mannu)

Sul capo: un fazzoletto di seta scura e
su mucadore mannu,
grande fazzoletto marrone con larga bordatura con fiori stampati
(indossato arriva sin quasi ai piedi). Sulla camicia bianca si
indossa su zipone,
bolèro di panno nero con maniche sbuffate al gomito e serie di
bottoncini ai polsi. Gonna di panno nero, simile a quella del costume
precedente. Il grembiule è nero a strisce viola o verdi e motivi
floreali neri. Gioielli: uguali a quelli del costume precedente.
Abbigliamento
femminile della fine del 1800 inizio 1900
(indossato dalle donne dei ceti sociali abbienti)
Sul capo:
fazzoletto di seta e grande scialle dello stesso tessuto, di diversi
colori con motivi floreali, spesso neri, e frange. La gonna e la
corta giacca sono di seta nera operata a fiori. La giacca è ornata
da un ricco bordo decorativo. Per la sua foggia questo abito è da
considerarsi una forma di transizione tra l'abbigliamento
tradizionale e quello comune al resto dell'Europa in quel periodo.
Abbigliamento
invernale femminile
E' lo stesso
della tavola del periodico "Il Buon Umore" con la variante
che, al posto della mantiglia lilla, viene indossata una seconda
gonna nera che, rivoltata sul capo, copre il busto.
Abbigliamento
da lutto

Sul capo:
fazzoletto nero e scialle nero, con frange, che viene indossato
coprendo anche parte del viso. Sopra la camicia bianca viene
indossato su zipone
nero. Il grembiule è nero. Con questo abbigliamento non si indossano
gioielli.
Una
variante è quella della gonna nera rivoltata sul capo che
sostituisce lo scialle.
Abbigliamento
femminile del 1700 (tavole di Tiole e Verani)
Sul capo:
fazzoletto rosso. La camicia di lino bianco, chiusa da piccoli
bottoni d'argento, è stretta dal corsetto azzurro. La giacca di
panno rosso viene chiusa con una fascia rossa con strisce gialle; la
parte inferiore delle maniche ha un'apertura bordata con tessuto
celeste e chiusa con diversi bottoni d'argento. Sulla gonna di panno
rosso spicca il grembiule nero.
Colletu
(abbigliamento maschile del 1700 - tavole di Tiole, Verani e
collezione Luzzietti)
Sul capo: sa
berrita, copricapo a sacco tipico dell'abbigliamento tradizionale
sardo, è di orbace nero; viene portata arrotolata sulla fronte. La
camicia di lino bianco ha il colletto alto, alla coreana,
chiuso da quattro bottoni d'argento. Sopra i larghi pantaloni
di lino bianco, che terminano dentro le ghette di cuoio alte sin
sopra al ginocchio, si indossa un gonnellino di orbace nero. La
giacca di panno rosso è bordata di celeste ed ha le maniche formate
da due parti di tessuto, anch'esse bordate, e unite, con lacci
ugualmente celesti; la parte inferiore delle maniche è chiusa da
diversi bottoni d'argento. Sopra viene indossata una tunica di cuoio
ovino lunga sino alle ginocchia, priva di maniche, e stretta in vita
da un'alta fascia dello stesso materiale.
Abbigliamento
maschile (1)
Sul capo: sa
berrita di panno nero, portata arrotolata sul
capo oppure ricadente sulla spalla. La camicia bianca ha la pettina
con piccole pieghe e il colletto alla coreana chiuso da un bottone o
da una coppia di bottoni d'oro o d'argento. Su
zipone, giacca di velluto nero, a doppio
petto, con maniche lunghe e due file di bottoni neri sul davanti,
finisce dentro il gonnellino di panno o orbace nero che viene
indossato sopra i pantaloni di lino bianco, larghi che vanno dentro
le ghette di panno o orbace nero. Sopra su
zipone e si indossa un gilet di panno nero,
corto, aperto sul davanti, senza bottoni, con due grandi tasche
cucite sulla parte anteriore; oppure un gilet dello stesso modello ma
di pelle di vitello a pelo raso; oppure sa
cabanella, giacca di orbace nero, con
cappuccio, lunga sino alla vita, con guarnizioni e maniche di velluto
nero.
Abbigliamento
maschile (2)
Al posto dei
pantaloni di lino, del gonnellino e delle uose, vengono indossati
pantaloni di panno nero con i profili delle tasche, un alto risvolto
alla vita e la parte inferiore di velluto nero (isproneras).
Per il resto è identico all'abbigliamento maschile descritto sopra
(1).
Abbigliamento
del neonato e del bambino nei primi anni di vita
Sul capo: su
cambussinu: cuffia di tessuto, ornata con
ricami o pizzo, allacciata sotto il mento. Sotto il vestitino, più o
meno decorato con pizzi e/o ricami (in base al sesso e all'età), il
bambino indossa sa camisoledda,
la camiciola di tela, e su ziponeddu,
indumento simile ma di tessuto più pesante;
inoltre nei primi mesi
il corpo viene avvolto con fasce e teli di diverso tessuto che
nascondono le gambe. Tutti i capi sono bianchi.