Nel novenario di San Michele, uno dei quattro presenti nelle campagne di Ghilarza, si sta svolgendo la novena in onore dell'arcangelo Michele.
Il novenario è un piccolo villaggio campestre abitato, nell'arco dell'anno, solo per i dieci giorni durante i quali si svolge la festa in onore del Santo titolare della chiesa. In ogni novenario si trova una piccola chiesa, un numero vario di semplici abitazioni (da poche unità sino ad oltre 120), spazi predisposti per lo svolgimento della festa.
La chiesa del novenario di San Michele è l'antica parrocchiale di Urri, villaggio scomparso – prima del 1551 – a causa della peste.
Quest'anno, i ghilarzesi devoti al Santo si sono trasferiti nel novenario giovedì 5 maggio quando dalla chiesa parrocchiale di Ghilarza hanno portato, con un corteo processionale di auto, il simulacro del Santo nella chiesa campestre. Ripercorrendo con le stesse modalità la strada a ritroso, domenica 15 maggio, con il rientro in paese si concluderà la festa religiosa e civile.
La festa religiosa è composta da riti liturgici e paraliturgici: ogni sera i fedeli cantano il tradizionale Rosario in sardo seguito dalla celebrazione della Novena – ugualmente in lingua sarda – e della Messa; durante i nove giorni di permanenza si svolgono processioni e il caratteristico giro del Santo, la visita di un piccolo simulacro del Santo a tutte le abitazioni.
Balli in piazza, gruppi folkloristici, compagnie teatrali, complessi musicali e giochi: un nutrito e vario calendario di festeggiamenti anima la festa civile, soprattutto nelle ore notturne.
Non mancano i momenti di socializzazione tra i novenanti, coloro che partecipano alla novena trasferendosi novenario: scambio di visite, scherzi, serenate, la partecipazione collettiva alla preparazione di quanto necessario per la buona riuscita della festa e soprattutto il pranzo comunitario che, tempo permettendo, si svolge all'aperto.
Micheli arcànzelu santu Michele arcangelo santo
de sas almas capitanu. delle anime capitano.
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