venerdì 24 gennaio 2014

FÈMINAS: BOXIS NOAS E COSTUMADAS - BIÀGIU IN SA MÙSICA SACRA E PROFANA DE SAS FÈMINAS IN SARDIGNA

Ciò che molto facilmente risalta nei concerti di musica sarda di tradizione orale, o anche di esecuzioni informali, in contesti pubblici, di musica trasmessa oralmente, è la prevalenza di esecutori maschili. Ciò fa nascere spontanea la domanda In Sardigna sas fèminas non cantant?. Ma sia la memoria collettiva, sia fonti indirette, studi etnomusicologici, registrazioni, ci riportano ad un vivo e ricco canto femminile legato soprattutto allo spazio del privato della casa e della famiglia e al canto religioso devozionale. Rare infatti in passato erano le occasioni in cui le donne partecipavano ad esecuzioni pubbliche: vengono  ad esempio considerate un’ eccezione nel mondo del canto a chitarra le figure di Candida Mara, Maria Rosa Punzurudu e Annetta Spano. Dagli anni sessanta, segno di una graduale emancipazione femminile, con l’avvento del folk music revival aumenta la presenza della donna come protagonista musicale, sia come interprete di musiche di tradizione che di nuovi generi legati, in epoca di globalizzazione, all’inevitabile incontro tra linguaggi musicali tradizionali e musiche di importazione.
Approfondire la tematica, ancora per gran parte da esplorare, del canto femminile in Sardegna. E’ questo l’obiettivo che, in questa prima edizione di Approfondimenti etnomusicologici, l’Associazione Cantigos, propone in una due giorni (25 gennaio e 16 febbraio) in cui vari studiosi relazioneranno sull’argomento; il tutto completato dalle performance esemplificative di artisti sardi.
 
 
25 Gennaio 2014 h. 17.30 DomusArt (ex Casa Angioni)-Quartucciu

Sa musica sacra e profana in su cantu feminile de sa tradizione sarda

Moderatore: Marco Lutzu-Etnomusicologo

Relatori:

Lugi Pancrazio Delogu-Musicologo
Vox Feminae … Letalis est hic morbus
Considerazioni sulla musica e sulle Donne nel medioevo
L'intervento vuol semplicemente prendere in considerazione alcuni aspetti della condizione femminile nel medioevo cercando di scoprire quale fu il ruolo della Donna nel tentativo di poter comprendere in che modo il mondo delle donne si relazionò con quello musicale, sia nel Continente Europeo sia nella nostra Isola, sbirciando in quella che era la normalità quotidiana.

Marinella Marras – Antropologa
Il canto delle donne, il canto della vita
Soprattutto in passato, il ciclo della vita era segnato da brani cantati da voci femminili.
Il canto delle donne accompagnava la vita, dalla nascita alla morte. Con le anninnias le mamme addormentavano i bambini; con gli atìtidos le donne ricordavano e piangevano i morti. Con duru duru e filastrocche i bambini giocavano e imparavano: ritmi, musiche, movimenti, nomi e altro.
Le donne cantavano prevalentemente nello spazio privato della casa e della famiglia; quando era possibile, nei luoghi e nei momenti dedicati al lavoro; nei contesti pubblici non c'era molto spazio per loro, né in occasione delle feste né in occasione delle funzioni religiose.

Roberto Milleddu-Etnomusicologo
Aspetti del canto femminile religioso in Sardegna: una breve ricognizione.
Storicamente escluse dal versante propriamente liturgico, le donne sarde hanno avuto una parte significativa in pratiche di canto religioso legato al versante devozionale tanto in ambito comunitario quanto privato/familiare. Con questa conversazione proveremo a ripercorrere, con un approccio etnomusicologico, repertori e pratiche di canto religioso fra storia e tradizione viva.

Noemi Manca-Etnomusicologa
Il canto femminile nelle fonti e negli studi etnomusicologici
Sia fonti indirette come quelle dei resoconti dei viaggiatori o di eruditi locali, sacerdoti e maestri di scuola, sia le ricerche portati avanti da studiosi come Giulio Fara, Gavino Gabriel, Giorgio Nataletti e Pietro Sassu sino agli studi dell’ultimo decennio, ci riportano ad un vivo ed importante repertorio di canti femminili.

H 19.30 Concerto
Rosarianti di Belvì
Rosarianti di Dolianova
Marinella e Susi Marras
Con la partecipazione di Elena Ledda e Simonetta Soro


Nessun commento:

Posta un commento