giovedì 11 luglio 2013

La festa di San Palmerio e i suoi pani scomparsi


Fatta eccezione per pochissimi casi sporadici, la tradizione dei pani cerimoniali preparati per la festa di San Palmerio è scomparsa. Un tempo in occasione della festa, celebrata a Ghilarza il secondo lunedì di luglio, le donne – oltre a preparare sa simbula pintada, il pane di semola decorato con forme, fiori, cuori e motivi vari – preparavano sa corona de santu Prammeri e su fogu de santu Prammeri.

 Sa corona de santu Prammeri ricorda l'aureola del Santo. É un pane di forma tonda e schiacciata, alto pochi centimetri, con un diametro di circa 15 centimetri. Il bordo viene frastagliato usando il ditale con il quale vengono asportate piccole quantità di pasta; con la stessa tecnica vengono fatti dei fori più centrali, disposti circolarmente, mentre la pasta asportata viene applicata sul pane come elemento decorativo. Premendo sull'impasto fresco una bobina della macchina per cucire, si abbellisce il pane con diversi disegni che ricordano un fiore. Per dare al pane una certa lucentezza, a cottura quasi ultimata, viene immerso rapidamente nell'acqua calda e infornato nuovamente per il tempo necessario all'asciugatura.

Su fogu de santu Prammeri, con la sua forma, ricorda la fiamma (simbolo del martirio e della santità) che la statua del Santo tiene sul palmo della mano destra.

Entrambi i pani sono confezionati con l'impasto lievitato di farina semola.

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