Fatta
eccezione per pochissimi casi sporadici, la tradizione dei pani
cerimoniali preparati per la festa di San Palmerio è scomparsa. Un
tempo in occasione della festa, celebrata a Ghilarza il secondo
lunedì di luglio, le donne – oltre a preparare sa simbula
pintada, il pane di semola decorato con forme, fiori, cuori e
motivi vari – preparavano sa corona de santu Prammeri e su
fogu de santu Prammeri.
Sa corona de santu
Prammeri ricorda l'aureola del Santo. É un pane di forma tonda
e schiacciata, alto pochi centimetri, con un diametro di circa 15
centimetri. Il bordo viene frastagliato usando il ditale con il quale
vengono asportate piccole quantità di pasta; con la stessa tecnica
vengono fatti dei fori più centrali, disposti circolarmente, mentre
la pasta asportata viene applicata sul pane come elemento decorativo.
Premendo sull'impasto fresco una bobina della macchina per cucire, si
abbellisce il pane con diversi disegni che ricordano un fiore. Per
dare al pane una certa lucentezza, a cottura quasi ultimata, viene
immerso rapidamente nell'acqua calda e infornato nuovamente per il
tempo necessario all'asciugatura.
Su fogu de santu
Prammeri, con la sua forma, ricorda la fiamma (simbolo del
martirio e della santità) che la statua del Santo tiene sul palmo
della mano destra.
Entrambi i pani sono
confezionati con l'impasto lievitato di farina semola.
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