lunedì 30 maggio 2011

A Ghilarza, sabato 4 giugno: ballos a trebiza!

La Leva 1971 di Ghilarza, che quest'anno ha il compito di organizzare la festa principale del paese, in attesa dei festeggiamenti – che si svolgeranno dall'8 al 12 luglio – invita tutti gli appassionati di ballo sardo alla serata musicale Aspettando... San Palmerio.
Gli organizzatori aspettano tutti gli interessati a Ghilarza, nello spazio all'aperto Su Cantaru (all'ingresso del paese per chi arriva dalla SS 131 bis Abbasanta/Nuoro), sabato 4 giugno, dalle ore 19.

La serata musicale sarà all'insegna dei balli tradizionali sardi con il suonatore di organetto diatonico Carlo Boeddu.
Sarà attivo un punto ristoro fornito di bevande, panini e snak.

Cavalcata Sarda 2011, si è ripetuta la festa della bellezza.



A Sassari, domenica 22 maggio, si è svolta la 62a edizione della Cavalcata Sarda. Favorita anche dal bel tempo che ha accompagnato la manifestazione, con il sole che ha maggiormente messo in risalto i colori e le peculiarità degli abiti tradizionali, ancora una volta quella sassarese ha meritato d'essere definita la festa della bellezza.
La bellezza dei costumi, delle musiche, dei balli e dei canti, delle tradizioni...... la bellezza del popolo sardo.
Manifestazione laica del folklore isolano, la prima Cavalcata ufficiale si svolse nel 1899, in occasione della visita del Re d'Italia, Umberto I di Savoia, e di sua moglie, la regina Margherita.
Dal 1951, la festa sassarese si svolge a maggio, inizialmente nel giorno dell'Ascensione e successivamente, con la soppressione della festività, nella penultima domenica del mese.
La sfilata di oltre tremila abiti tradizionali attraversa il centro della città emozionando, ogni volta, i numerosi sardi che accorrono a vederla e lasciando stupefatti gli altrettanto numerosi turisti arrivati appositamente. Chiudono il corteo a piedi le rappresentanze a cavallo provenienti da diversi paesi dell'isola: parecchie decine di splendidi esemplari compiono il percorso cavalcati da esperti ed eleganti cavallerizzi e amazzoni, fieri nei costumi delle loro comunità.


Il Gruppo Onnigaza ha avuto il piacere di rappresentare il paese di Ghilarza, sia sfilando con le diverse fogge di abiti tradizionali del paese sia partecipando alla Rassegna di balli e canti della Sardegna, dove si èesibito in ballu cantau, danzato sul ritmo di una voce femminile a cappella, e in passu, suonato con s'afuente, un grande piatto di ottone lavorato a sbalzo.
   
Il Gruppo Onnigaza partecipa alla Cavalcata Sarda, ininterrottamente dal 1978. Nel 1982 partecipò anche all'edizione straordinaria del 2 giugno, organizzata in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Quella 2011 è stata la nostra 35a partecipazione.


             
                                    In attesa della sfilata                
           

                 




Rassegna di Canti e Balli della Sardegna

domenica 8 maggio 2011

A Ghilarza, nel novenario di San Michele si celebra la novena in onore dell'Arcangelo

Nel novenario di San Michele, uno dei quattro presenti nelle campagne di Ghilarza, si sta svolgendo la novena in onore dell'arcangelo Michele.
Il novenario è un piccolo villaggio campestre abitato, nell'arco dell'anno, solo per i dieci giorni durante i quali si svolge la festa in onore del Santo titolare della chiesa. In ogni novenario si trova una piccola chiesa, un numero vario di semplici abitazioni (da poche unità sino ad oltre 120), spazi predisposti per lo svolgimento della festa.
La chiesa del novenario di San Michele è l'antica parrocchiale di Urri, villaggio scomparso – prima del 1551 – a causa della peste.
Quest'anno, i ghilarzesi devoti al Santo si sono trasferiti nel novenario giovedì 5 maggio quando dalla chiesa parrocchiale di Ghilarza hanno portato, con un corteo processionale di auto, il simulacro del Santo nella chiesa campestre. Ripercorrendo con le stesse modalità la strada a ritroso, domenica 15 maggio, con il rientro in paese si concluderà la festa religiosa e civile.
La festa religiosa è composta da riti liturgici e paraliturgici: ogni sera i fedeli cantano il tradizionale Rosario in sardo seguito dalla celebrazione della Novena – ugualmente in lingua sarda – e della Messa; durante i nove giorni di permanenza si svolgono processioni e il caratteristico giro del Santo, la visita di un piccolo simulacro del Santo a tutte le abitazioni.
Balli in piazza, gruppi folkloristici, compagnie teatrali, complessi musicali e giochi: un nutrito e vario calendario di festeggiamenti anima la festa civile, soprattutto nelle ore notturne.
Non mancano i momenti di socializzazione tra i novenanti, coloro che partecipano alla novena trasferendosi novenario: scambio di visite, scherzi, serenate, la partecipazione collettiva alla preparazione di quanto necessario per la buona riuscita della festa e soprattutto il pranzo comunitario che, tempo permettendo, si svolge all'aperto.
                         Micheli arcànzelu santu                            Michele arcangelo santo
                         de sas almas capitanu.                              delle anime capitano.

Da 34 anni alla processione del Santo patrono della Sardegna


Arrivata alla 355a edizione, il 1° maggio si è svolta a Cagliari la festa di sant'Efisio, patrono della Sardegna. Ogni anno viene sciolto il voto, formulato durante una pestilenza che colpì la città, attraverso l'accompagnamento del simulacro del Santo a Nora, luogo del suo martirio, con un pellegrinaggio che parte dal capoluogo sardo e vi fa rientro il 4, a tarda notte.
L'importante processione si muove dalla chiesetta intitolata al martire, posta nel quartiere storico di Stampace; i confratelli, le consorelle, i rappresentanti del Comune di Cagliari e della Chiesa locale precedono il cocchio del Martire seguito dalla folla di fedeli. Questa manifestazione di devozione, diventata con il passare degli anni una delle più imponenti processioni del mondo, è aperta dalle traccas – carri coperti, addobbati con fiori e spighe, trainati dai buoi, un tempo utilizzati per il trasporto dei pellegrini e da migliaia di persone, in rappresentanza di circa 100 paesi dell'isola, che con compostezza e nel rispetto dello spirito devozionale, indossando gli abiti tradizionali dei propri paesi di appartenenza e molti eseguendo – in lingua sarda – canti religiosi e il tradizionale Rosario cantato, percorrono le vie della città.

Con le diverse fogge dell'abbigliamento tradizionale di Ghilarza, il Gruppo Onnigaza vi ha partecipato per la 34a volta, cantando (come ormai avviene da parecchi anni) brani ancora oggi eseguiti dalla comunità ghilarzese in occasione delle feste nei santuari campestri del paese. I canti eseguiti durante la processione cagliaritana sono stati: il Rosario, Laudada semper siat e Perdonu, Deus meu, tutti cantati con la tradizionale alternanza delle voci maschili e femminili.




Nel tardo pomeriggio il Gruppo ha partecipato alla serata di balli e canti tradizionali sardi. I danzatori hanno danzato su ballu cantau, un ballo eseguito seguendo il canto di una voce femminile 'a cappella', senza accompagnamento strumentale.