Anche
quest'anno l’I.S.R.E. rinnova l'appuntamento con il SIEFF in tour,
un vero e proprio Festival itinerante che presenta in alcune delle
principali città della Sardegna una selezione dei film in concorso
alla XVI Rassegna Internazionale del Film Etnografico tenutasi a
Nuoro nel 2012.
Il tour, al pari del
videoworkshop biennale e del concorso AviSa, si inserisce tra le
attività di promozione dell’antropologia visuale quale strumento
essenziale per lo studio, la ricerca e il dialogo con le culture di
tutto il mondo che l'Istituto pone in essere ormai da tre decenni.
Il
tour 2013 prevede come prima tappa Oristano lunedì 18 e martedì
19 marzo, alle ore 18,30, presso la sala del Centro Servizi
Culturali U.N.L.A. in via Carpaccio, 9; l'’ingresso è
gratuito. Successivamente il Tour farà tappa ad Alghero,
Cagliari e Nuoro.
LA
RASSEGNA dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico della
Sardegna (ISRE) si tiene a Nuoro ogni due anni e rappresenta una
delle rare occasioni in Italia nelle quali sia possibile assistere
alle più significative produzioni internazionali del cinema
etnografico. La manifestazione, nata nel 1982, ha assunto dal 2006 la
denominazione di SIEFF – Sardinia International Ethnographic Film
Festival, abbandonando la sua tradizionale caratterizzazione
monotematica e incentrando il suo programma su una selezione di film
caratterizzati da una prospettiva etnoantropologica e attenti
all’introduzione di elementi di innovazione nella struttura
narrativa.
LA
SEDICESIMA EDIZIONE si è svolta dal 15 al 22 settembre 2012 e ha
celebrato i trent'anni del festival presentando un programma
costituito da film, giunti dalle più diverse parti del mondo,
selezionati da un Comitato composto da David MacDougall (Centre for
Cross-Cultural Research, Australian National University, Canberra),
Marc-Henri Piault (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales,
Parigi) e Paolo Piquereddu (Direttore Generale dell’ I.S.R.E.).
UNA
GIURIA INTERNAZIONALE composta da Paolo Chiozzi (Università di
Firenze), Judith MacDougall (Centre for Cross-Cultural Research,
Australian National University, Canberra), Antonio Marazzi
(Università di Padova), Colette Piault (SFAV - Société Français
d’Anthropologie Visuelle) e Rossella Ragazzi (Università di
Tromsø), ha attribuito il premio “Grazia Deledda” per il miglior
film (10.350 Euro), a The Boy Mir – Ten Years in Afghanistan di
Phil Grabsky; il premio per il film più innovativo (6.200 Euro) a Il
passo dei misteri di Nanni Angeli e Paolo Angeli ; il premio per il
miglior film di autore sardo (6.200 Euro) a Francilene – storia di
una quebradeira di Stefania Donaera; il premio per il miglior film
prodotto e ambientato in paesi del Mediterraneo (6.200 Euro) a Tea or
Electricity di Jérome La Maire.
La
giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali ai film Bitter
Roots – The end of Kalahari myth di Adrian Strong, Il cineasta è
un atleta – Conversazione con Vittorio De Seta di Vincent Sorrell e
Barbara Vey, e una raccomandazione a Il maggio delle mondine” di
Francesco Marano.
PROGRAMMA
Lunedì
18 marzo
Ore 18,30
Presentazione del
programma
Ore 18,45
The Boy Mir | Ten Years in
Afghanistan
Phil Grabsky | 2011 | Regno Unito |
89min
Attraverso il filo conduttore costituito dalla vita del
giovane Mir, filmato per un periodo di 10
anni dello stesso
regista, il film presenta uno spaccato dell’attuale situazione
sociale dell’Afghanistan.
Premio Grazia Deledda per il
miglior film
“Il film segue dieci anni della vita di un
ragazzo, Mir, e della sua famiglia nell' Afghanistan contemporaneo.
Questo Paese è abitualmente rappresentato nei media solo come una
regione devastata dalla guerra e si ha raramente accesso alle
persone. Il film-maker, lui stesso dietro la videocamera per un lungo
periodo di tempo, elabora un rapporto attraverso il quale si
raggiunge un'ampia prospettiva degli eventi storici attraverso
l'esperienza di momenti spontanei nella vita dei soggetti”
Ore
20,20
Francilene - Storia di una quebradeira
Stefania
Donaera | 2011 | Italia | 26min
Nel Nordest del Brasile le
popolazioni locali vivono dalla raccolta e della lavorazione dei
frutti
del babaçu, una particolare palma da cocco. Ad occuparsene
sono principalmente le donne
chiamate quebradeiras ovvero
“spaccatrici” di cocco. Francilene è una di loro.
Premio
per il miglior film di autore sardo
“In una remota regione
del Brasile, la macchina da presa di Stefania Donaera permette di
sentire il calore e l'intelligenza di una donna che non è solo una
madre amorevole per i suoi bambini, ma anche un'attivista per i
diritti alla terra che permettano alla sua comunità di migliorare le
condizioni di vita”
Ore 20,55
Il cineasta è
un atleta,
conversazione con Vittorio de Seta
Vincent
Sorrel e Barbara Vey | 2010 | Francia | 80min
Vittorio De Seta
ripercorre la sua lunga vicenda professionale, dai primi documentari
alle opere
più impegnative, attraverso un racconto che ne rivela
la grande sensibilità umana e il grande impegno sociale.
Menzione
speciale della Giuria
"Questo film celebra la continuità
della tradizione del film etnografico, sottolineando l'importanza di
preservare l'eredità dei nostri maestri in quanto esempio e guida
per le nuove generazioni di cineasti –antropologi”
Martedì
19 marzo
Ore
18,30
Tea
or Electricity | Le Thé ou l’électricité
Jérôme
Le Maire | 2012 | Belgio | 93min
La storia epica dell’arrivo
dell’elettricità in un remoto paesino dell’Alto Atlante, in
Marocco.
Premio
per il miglior film prodotto e ambientato in paesi del
Mediterraneo
“Questo
film riesce a ritrarre il processo dell'irruzione della modernità
nella vita di un remoto paese alle pendici dell'Atlas, in Marocco. Il
progetto di portare per la prima volta l'elettricità in un sito di
così difficile accesso crea non pochi dilemmi e discussioni, seguite
da vicino dal cinesta. La sua determinazione e graduale familiarità
con gli abitanti del paese rivela tutta una serie di relazioni
interpersonali con magistrale sottigliezza, prima del radicale
cambiamento economico e sociale che l'elettricità porterà loro”
Ore
20,05
Il
passo dei misteri
Giovanni
Angeli e Paolo Angeli | 2012 | Italia | 30min
I riti, i volti,
l’atmosfera della settimana santa di Cuglieri nelle immagini
eseguite nel corso di una
lunga e mai conclusa ricerca dal
fotografo Nanni Angeli, associate alla musica di Paolo
Angeli.
Premio
per il film più innovativo
“Una
ricerca fotografica ed etnomusicologica di lungo respiro è tradotta
in un film. Attraverso un approccio innovativo, la narrazione dei
riti della Settimana Santa di Cuglieri è qui raccontata creando un
"nuovo" linguaggio che include delle componenti estetiche
ed emotive di grande suggestione”
Ore
20,40
Il
Maggio delle mondine
Francesco
Marano | 2011 | Italia | 45min
Il Gruppo di canto delle
Mondine di Medicina (Bologna) è invitato nel 2009 al
concerto
celebrativo del Primo Maggio che si tiene a Roma. Durante
il viaggio in pullman, le
mondine ripassano il loro repertorio di
canti e ricordano momenti della loro vita e delle lotte
per i
diritti sul lavoro.
Raccomandazione
della Giuria
“Il
cineasta è stato coinvolto in una equipe di ricercatori di
etnomusicologia al fine di carpire la spontaneità nel provocare
racconti legati alla storia orale e all'abilità di cantare di un
gruppo di ex mondine in pensione. Il risultato è un film che mette
in luce memorie e storie di vita espresse attraverso i loro canti
spontanei”.
CENTRO
DI SERVIZI CULTURALI - U.N.L.A. Via Carpaccio, 9 09170 ORISTANO
Tel
0783/211656 - 0783/217326 - e-mail:
mediateca@centroserviziculturali.it
Sito
Internet: www.centroserviziculturali.it
il Centro
Servizi Culturali è su
facebookhttp://it-it.facebook.com/people/Centro-Servizi-Culturali-Oristano/100002320189833