domenica 30 novembre 2014

L'ARCHIVIO E L'ATLANTE DEMOLOGICO SARDO

 Istituto Superiore Regionale Etnografico
Università degli Studi di Cagliari - Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano



Presentazione a Nuoro, Cagliari e Oristano del libro di Enrica Delitala

L'ARCHIVIO E L'ATLANTE DEMOLOGICO SARDO

Frammenti di storia degli studi (1957 - 2009), memorie e documenti

(edizioni ISRE 2013)


Lunedì 1 dicembre a Nuoro, martedì 2 dicembre a Cagliari e mercoledì 3 dicembre a Oristano, sarà presentato l’ultimo lavoro di Enrica Delitala, L'ARCHIVIO E L'ATLANTE DEMOLOGICO SARDO - Frammenti di storia degli studi (1957 - 2009), memorie e documenti, edito dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico.

A Nuoro la presentazione si terrà alle ore 17,30 nei locali della Biblioteca dell’ISRE in via Papandrea, 6, a Cagliari alle 17,30 presso la Cittadella dei Musei nell’aula Coroneo e a Oristano alle 17,00 nei locali del Centro Servizi Culturali dell’U.N.L.A. in via Carpaccio, 9, secondo il seguente programma:
Nuoro
1 dicembre 2014.


Biblioteca dell’ISRE. Via Papandrea, 6
Ore 17,30
Saluti
Bruno Murgia Presidente dell’ISRE
Alessandro Bianchi Sindaco di Nuoro
Interventi
Pietro Clemente Professore emerito Università di Firenze
Gabriella Da Re Università di Cagliari
Graziella Sedda Delitala già Direttrice della Biblioteca universitaria di Cagliari
Coordina: Antonio Deias Direttore Generale f.f. dell’ISRE


Cagliari
2 dicembre 2014.
Cittadella dei Musei. Aula Coroneo
Ore 17,30

Interventi
Bruno Murgia Presidente dell’ISRE
Pietro Clemente Professore emerito Università di Firenze
Anna Lecca già Docente di Storia delle tradizioni popolari Università di Cagliari
Giulio Paulis Università di Cagliari
Paolo Piquereddu già Direttore Generale dell’ISRE
Graziella Sedda Delitala già Direttrice della Biblioteca universitaria di Cagliari
Coordina: Gabriella Da Re Università di Cagliari

Oristano
3 dicembre 2014.
Centro Servizi Culturali UNLA
Via Carpaccio, 9

Ore 17,00
Interventi
Pietro Clemente Professore emerito Università di Firenze
Nando Cossu saggista, studioso di tradizioni popolari
Antonio Deias Direttore Generale f.f. dell’ISRE
Anna Lecca già Docente di Storia delle tradizioni popolari Università di Cagliari
Coordina: Marcello Marras Direttore del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano


Dalla Premessa di

 FRAMMENTI DI STORIA DEGLI STUDI

L’ARCHIVIO E L’ATLANTE DEMOLOGICO SARDO (1957-2009)

MEMORIE E DOCUMENTI

… Il testo che segue ripercorre tutta la vicenda di quello che, pur nell’eterogeneità di alcune parti, è stato definitivamente denominato “Archivio ADS” o “Archivio dell’Atlante Demologico Sardo” essendo questo il progetto unificante e distintivo di tutta la nostra storia di demologi.

Il momento del passaggio, sicuramente tormentato e faticoso per tutte le parti, non segnò tanto l’atto finale dell’esistenza di un gruppo quanto l’inizio di un cammino a ritroso nelle nostre vite e nella riflessione critica sul nostro operato.

La lunga e complessa fase operativa che, tra il 2009 e il 2010, precedette e accompagnò il trasferimento a Nuoro comportò, in stretta collaborazione con l’ISRE, l’identificazione di tutta la documentazione interessata, edita e inedita, la descrizione dettagliata dei singoli settori, una prima elencazione analitica dei documenti. Alla fatica materiale, in questa fase, si accompagnarono la tensione psicologica della separazione ma anche la gratificazione che ci veniva dalla certezza di aver messo insieme un corpus documentario di notevole valore storico e d’importanza non solo locale ed episodica, dal pensiero di aver contribuito a salvare alcune tracce della cultura popolare della Sardegna, dal senso di non aver lavorato inutilmente, di aver in qualche misura insegnato ai nostri studenti a guardarsi intorno e a conoscere la storia della loro terra, di avere fornito un servizio pubblico così come Cirese ci aveva insegnato.
Come si può vedere da una lettera riportata nel primo capitolo di Frammenti di storia degli studi (§ 1.1), Cirese accolse molto positivamente e con commozione la notizia dell’operazione appena conclusa e condotta, anche a suo giudizio, con correttezza e disinteresse personale… Le vicende dell’Atlante Demologico Sardo e del suo Archivio risvegliavano memorie antiche, lo portavano a rivivere momenti importanti della sua vita; probabilmente ritrovava in noi e nelle nostre attività di gruppo un riconoscimento anche del suo lavoro e un segno di continuità nel tempo e di trasmissione di intenti. Non a caso il 18.11.2009 ci scriveva: «Grazie per le notizie ma soprattutto grazie per il lavoro così faticoso ma così importante per i nostri studi: è consolante l’amore che portate per tanti anni di lavoro e di dedizione comuni. […] Cominciammo insieme ed è bello che dopo più di cinquanta anni, insieme siamo ancora»; e il 1 gennaio 2010, rispondendo, con parole incoraggianti, ad una mia nella quale tracciavo uno schema dello scritto appena iniziato sull’Archivio ADS: «so che lei ha la forza non solo per progettare questo coronamento dei nostri studi, ma anche per portarlo a compimento» ed offriva spontaneamente la sua collaborazione e «qualche incremento» (vedi § 3.8.3 e 4.2).


A questa visione “sentimentale” e autobiografica si collegano l’impegno e l’entusiasmo con cui, per più di un anno, mi affiancò nella stesura del testo qui di seguito pubblicato. Com’era da lui, instancabilmente rispondeva a tutte le mie richieste di dati, faceva memoria di persone e avvenimenti lontani, precisava o correggeva quanto io andavo scrivendo, dava un giudizio sulle pagine che gli inviavo in prima stesura; ad una cernita nei cassetti e tra i faldoni del suo archivio si devono documenti ora inseriti nell’Archivio ADS; al suo intuito, alla sua capacità di fare storia degli studi, di collegare il passato col presente e di vedere nel futuro, si deve la spinta a dilatare e a pubblicare uno studio originariamente breve e destinato solo all’ISRE per uso interno. Scorrendo la posta trovo un susseguirsi di messaggi nei quali sollecita la conclusione del lavoro e ne suggerisce ampia divulgazione. Rileggendo oggi la corrispondenza, mi colpisce la vena di malinconia che attraversa due lettere, rispettivamente del 6 dicembre 2010 e del 15 febbraio 2011:
«Il lavoro è davvero eccellente. Ma che fatica! Molto bella la storia del cammino ─ non inutile! ─ che ha portato dall’Atlante all’Archivio: una storia che non è solo sarda ma anche italiana ed europea. […] Penso che sarebbe il caso di dare comunicazione del testo a tutte le persone menzionate […] . Un abbraccio e un caldissimo grazie per questo servizio reso alla storia dei nostri studi».
«Cara Enrica, ho riletto ─ meglio: il lettore “Maestro” mi ha riletto ─ il secondo paragrafo dei suoi Frammenti di storia. Deve essere fiera del lavoro che con così grande lucidità e tenacia ha condotto per tanti anni. Capisco che lei non voglia divulgare lo scritto prima di averlo completato: è un desiderio più che giusto. Io però sono molto vecchio, e le confesserò che aspettare mi costa».
In realtà la redazione di Frammenti era ormai quasi conclusa e, dopo un’ultima revisione, il testo fu consegnato all’ISRE e diffuso tra i co-autori il 4 aprile; scrissi a Cirese in tale data rassicurandolo anche su un accordo già preso con Paolo Piquereddu per la “divulgazione” a cui tanto teneva. Un mio ulteriore messaggio, del 22 aprile, con gli auguri di Pasqua, gli ultimi aggiornamenti, la promessa di una mia trasferta a Roma, rimase senza risposta perché Cirese fu ricoverato al Policlinico e la sua postazione al computer rimase vuota.
In quel settembre del 2011 abbiamo avvertito il bisogno di una sospensione dei lavori; da un lato c’era il rammarico di non aver fatto in tempo ad offrire a Cirese il volume finito, dall’altro il bisogno di aggiornare lo scritto dopo gli ultimi avvenimenti. Questa Premessa è motivata dai sentimenti che in quei giorni agitarono me, Chiarella, Anna ed i colleghi dell’ISRE, facendoci rivivere il lungo rapporto di lavoro e di affetto con Alberto Cirese. Di comune accordo abbiamo deciso di pubblicare il testo, di cui anch’egli è stato autore, nella versione originaria fatta eccezione per poche e secondarie modifiche rese necessarie anche dal passaggio alla stampa…
Ad Alberto Mario Cirese è dedicato questo volume, nel ricordo anche delle piccole grandi cose a cui ci aveva abituato e che ci mancano: la sua inconfondibile voce, i suoi luoghi che ora sono diversi (Villa Mirafiori, Piazza Capri con lo studio pieno di libri ed il computer sempre acceso), i cartoncini di Natale e le poesie in molisano di Eugenio Cirese.
Con eguale affetto dedichiamo questa ricostruzione della nostra piccola storia all’ultimo dei grandi vecchi della Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari, Giovanni Lilliu, che ci ha lasciato il 19 febbraio 2012. Tra il grande archeologo ed il grande demoantropologo, pur nella differenza di carattere e spesso di posizioni, ci fu un rapporto di reciproca stima e amicizia, una stretta collaborazione filtrata attraverso la Facoltà ed attraverso l’Istituto Etnografico di cui Lilliu fu promotore e presidente per un decennio, una guida sapiente, equilibrata e ricca di umanità.

Enrica Delitala

mercoledì 26 novembre 2014

Salvaguardia del Rito di scioglimento del voto perpetuo e Festa di Sant'Efisio



Il prossimo 30 novembre alle ore 10.00 nella Sala Conferenza presso l'Ex Distilleria - ex vetreria, Via Ampere, 2 a Pirri, si terrà l’incontro pubblico sulle misure di salvaguardia del Rito di scioglimento del voto perpetuo e festa di Sant’Efisio, organizzato dall'Assessorato allo Sviluppo Economico e Turismo del Comune di Cagliari.
Interverranno il sindaco Massimo Zedda, l'Assessore allo sviluppo Economico e Turismo Barbara Argiolas e i Sindaci dei Comuni di Pula, Villa San Pietro, Capoterra, Sarroch, la Curia Arcivescovile Diocesi di Cagliari, l'Arciconfraternita del Gonfalone, la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Sardegna, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, l’antropologa Barbara Terenzi e il direttore tecnico della 358ª edizione della Festa, Ottavio Nieddu.
L’iniziativa s’inserisce nell’ambito di una serie di attività che saranno svolte per dare attuazione al Piano di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del percorso processionale di Sant’Efisio.
In tale occasione si discuterà anche dello stato di avanzamento della candidatura del Rito di scioglimento del Voto perpetuo e festa di Sant’Efisio, alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO che dopo aver raccolto numerosi consensi fra le comunità interessate, è stata presentata a gennaio 2014 alla Commissione Nazionale UNESCO, cui ha fatto seguito la procedura di esame da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ed infine la trasmissione del dossier lavorato alla Commissione Nazionale Unesco per i successivi adempimenti presso l’UNESCO di Parigi.

A Gadoni un convegno sul ballo tradizionale e la riproposta dei gruppi folkloristici


Sono dedicati al ballo tradizionale della Sardegna gli Incontri di Musica Popolare 2014


martedì 25 novembre 2014

Un'altra interessante iniziativa per la musica del Salento



Mascarimirì_schola in collaborazione con Astragali Teatro e Ass.ne Core de Villani presenta



I diversi eventi interamente dedicati allo strumento principe della tradizione salentina e non solo, sono finalizzati a far conoscere le sue peculiarità, le tecniche di costruzione, la sua capacità di fondersi con i suoni della modernità. 


info@mascarimiri.com

centro@dilino.com
348 04 42 053
0836 34 11 53
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Giornata contro il femminicidio

Questa immagine racconta tante tragiche storie... 
                                                       una realtà inaccettabile!

venerdì 7 novembre 2014

Cunvegnu de importu in Aristanis: DEUS CUMPRENDET SU SARDU: FAEDDA·DDU. Pregare in sardu in Sardigna e foras dae s’Ìsula


Su tzìrculu “Su Nuraghe” de Biella, s’Istituto di Scienze Religiose de Aristanis e sa Provìntzia de Aristanis paris a sa Fondazione Sardinia de Casteddu ant organizadu su cunvegnu

Deus cumprendet su sardu: faedda∙ddu
Pregare in sardu in Sardigna e foras dae s’Ìsula

Dio capisce il sardo: parlalo, parlagli
Pregare in sardo in Sardegna e fuori dall’Isola
 
sàbadu su 15 de santandria, in Aristanis HOSPITALIS SANCTI ANTONI

De su “contributu” mandadu a sos familiares abarrados in pàtria si nde at faeddadu in tempos de crisi de su sèculu passadu, e solu finas a unu tzertu tempus. Oe non si nde faeddat si non pro africanos o rumenos.
E puru, si dae su campu econòmicu si passat a cussu culturale, in tempos non de crisi, ma de rivendicatziones de “identidade”, tocat a reconnòschere su contributu chi prus che totu lompet a s’«ìsula» dae chie, aende·la lassada pro netzessidade o pro àtera resone, la arrichit torra cun un’orizonte tantu prus mannu cantu prus mannos sunt sa cussèntzia de s’importàntzia e de su significadu de sas orìgines pròpias.
Custu est de seguru su chi est acontèssidu a Su Nuraghe, s’assòtziu, cun sede in Biella, de sardos meda chi bivent “in terra manna”. Pro custa resone, cun custu Cunvegnu, sa Pontifìtzia Facultade Teològica pro mèdiu de s’Istitutu Diotzesanu, S’Ufìtziu Limba Sarda de sa Provìntzia de Aristanis, s’assòtziu «Su Nuraghe» de Biella, cun s’isvilupu de argumentos diferentes, tenent s’isperu de agiudare a crèschere s’interessu siat pro sighire – cun su sentidu de s’inculturatzione antropològica e linguìstica – su traballu de sa bortadura de testos bìblicos siat pro donare balore a sas chi si narant “rimesse”, a su chi nos donat chie bivet a tesu dae sa “terra mama” e nde apretziat s’eredidade rica pro su tempus imbeniente.
In su Cunvegnu s’at a resonare de duos “iscritos bìblicu-litùrgicos”, cuncordados dae pagu tempus in unu “laboratòriu teològicu-linguìsticu” fatu a intro de sos cursos de sa Pontifìtzia Facultade Teològica de sa Sardigna in Casteddu: unu primu testu pertocat una versione cumpleta, faeddos e mùsica, de sos Bèsperos de Nostra Segnora, chi s’est chèrfidu preparare tenende in contu sa difusione manna de su cultu marianu in s’ìsula e de sa traditzione antiga de tzelebrare sos Bèsperos in ocasione de sas festas de sos patronos; una segunda bortadura est sa de sa Liturgia eucarìstica, fintzas custa cumpleta cun faeddos e mùsica, preparada in ocasione de su permissu tentu a manera isperimentale dae parte de su Munsennore Ignazio Sanna, Artzipìscamu Metropolita de s’Artzidiòtzesi de Aristanis, de tzelebrare in limba sarda sa missa de su santu sardu, Santu Sadurru, in sa die de sa festa sua in Ìsili.

PROGRAMMA
a sas 9 saludant ore 9 salutano

Claudia Firino · Assessora a sa Cultura de sa Regione Autònoma de Sardigna
                       Assessore alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna

Massimiliano de Seneen · Presidente de sa Provìntzia de Aristanis
                                       Presidente della Provincia di Oristano

Guido Tendas · Sìndigu de Aristanis
                       Sindaco di Oristano

Ignazio Sanna · Artzipìscamu Metropolita de s’Artzidiòtzesi de Aristanis
                       Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Oristano

LIMBA MAMA E IDENTIDADE RELIGIOSA
LINGUA MADRE E IDENTITÀ RELIGIOSA

Coordinat Coordina Salvatore Cubeddu

Intervenent Intervengono

Roberto Perinu · Vitze-presidente Tzìrculu Su Nuraghe
                          Vicepresidente Circolo Su Nuraghe, Biella

Su primu cunvegnu subra sa limba sarda in Biella Il primo convegno sulla lingua sarda a Biella


Battista Saiu · Presidente Tzìrculu Su Nuraghe
                      Presidente del Circolo Su Nuraghe, Biella
                                              
Laboratòriu linguìsticu in limba mama a s’orìgine de esperièntzias religiosas noas in terra de emigratzione Laboratorio linguistico in Lingua materna all’origine di nuove esperienze religiose in terra di emigrazione


Ferdinando Gallu · Capellanu Tzìrculu Su Nuraghe
                            Cappellano Circolo Su Nuraghe, Biella

15 annos de catechesi in limba sarda in Biella 15 anni di catechesi in lingua sarda a Biella

Pàusa a sas 11 Pausa ore 11

LIMBA MAMA, CANTU E LITURGIA IN SARDU

LINGUA MADRE, CANTO E LITURGIA IN SARDO


Coordinat Coordina Roberto Caria


Intervenent Intervengno


Antonio Pinna · dotzente de Iscrituras Sacras, Pontifìtzia Facultade Teològica de sa Sardigna, Casteddu
                        docente di Sacra Scrittura, Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna,   Cagliari

Is faeddos de sa Missa e de is Bèsperos de Nostra Segnora in limba sarda Le parole della Messa e dei Vespri della Madonna in lingua sarda


Graziano Orro · Maistru de Mùsica Gregoriana
                       Maestro di Musica Gregoriana

Sa mùsica traditzionale e sa liturgia noa La musica tradizionale e la nuova liturgia
 
Bruno Lombardi · Chircadore Sistemas religiosos, Universidade de Tàtari

                           Ricercatore Sistemi Religiosi, Sassari

Cunfrarias e càntidos sacros “a cuncordu” in Sardigna Confraternite e canti sacri “a cuncordu” in Sardegna

a sa 1 de merie pràngiu ore 13 pranzo
a sas 3 de merie ore 15


LIMBAS DE MINORIA: TESTIMONIAS E ISTÙDIOS

LINGUE MINORITARIE: TESTIMONIANZE E STUDI


Coordinat Coordina Bachisio Bandinu
 
Intervenent Intervengono

Paolo Ghiani · Delegadu de su Pìscamu de s’Artzidiòtzesi de Aristanis
                      Delegato del Vescovo della Arcidiocesi di Oristano

Logos de inculturatzione in su ritu nou de s’isposòriu Spazi di inculturazione nel nuovo rito del matrimonio

Gianni Cilloco · Istudiosu de cultura e traditzione sarda
                      Studioso di cultura e tradizione sarda, Biella
 


Limba, ritu e usos de sa coja in sa cultura sarda Lingua, rito e costumi nuziali nella cultura sarda

Antonio Ignazio Garau · Sotz. Coop. “L’altra cultura”, Aristanis
                                   Soc. Coop. “L’altra cultura”,Oristano

Testos de sa coja tzivile in limba sarda: chistiones legales e chistiones tradutològicas Testi del matrimonio civile in lingua sarda: aspetti traduttologici e aspetti legali

a sas 5 e mesu de merie pàusa ore 17.30 pausa

a sas 6 de merie| ore 18

Letura de su Bèsperu in limba sarda Lettura del Vespro in lingua sarda

At a partetzipare Parteciperà Piero Marras
 

Domìniga su 16 de santandria in Narabuia a sas 10 e mesu

Domenica 16 novembre a Narbolia alle 10,30


Missa in limba sarda Messa in sardo