lunedì 15 giugno 2015

Da giovedì, la festa campestre di San Giovanni

Da giovedì, per dieci giorni, il novenario campestre di San Giovanni, nelle campagne di Ghilarza, si animerà in occasione della novena religiosa in onore di San Giovanni Battista e della Madonna della Difesa, Sa Defensa.
Ecco il  programma:

sabato 23 maggio 2015

24 maggio 2015 - A Sassari la festa della bellezza... la Cavalcata Sarda


Alla Cavalcata Sarda ci saremo anche noi, ancora una volta, a Sassari per rappresentare la nostra Ghilarza e le nostre tradizioni.
Ecco il programma:



Alcune immagini dell'edizione 2014



lunedì 30 marzo 2015

Giornata mondiale dell'autismo



Giovedì 2 aprile sarà la Giornata mondiale dell'autismo. Suggeriamo la visione di un documentario: “OCHO PASOS ADELANTE”. Girato in Argentina dall'italiana Selene Colombo, il film parla di autismo e dell'importanza della sua diagnosi precoce in modo positivo e propositivo, raccontando stralci di storie vere senza scivolare mai nel pietismo.

Il documentario (in lingua originale con sottotitoli in italiano) è patrocinato dalla Commissione italiana per l`Unesco ed è stato dichiarato per sei volte film di interesse sociale e culturale in Argentina.

Scheda del film documentario:
Regia: Selene Colombo
Anno di produzione: 2013
Durata: 61'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia

giovedì 19 marzo 2015

S’impinnu (Il voto) - Presentazione a Oristano il 24 marzo

Prosegue il ciclo di proiezioni del film di Ignazio Figus e Cosimo Zene, S'impinnu (Il voto), prodotto dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico. Dopo le presentazioni a Nule, Cagliari, Londra e Nuoro, il documentario sarà proiettato lunedì 23 marzo a Sassari e martedì 24 marzo a Oristano.

A Sassari la proiezione si terrà alle ore 16:30 presso presso l’Aula Lessing del dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari in via Roma 151, mentre a Oristano la presentazione avrà luogo alle ore 18:00 presso la sala del Centro Servizi Culturali UNLA in via Carpaccio, 9.

Nel corso delle due serate, oltre agli autori, interverranno Franco Lai e Lucia Cardone (Università di Sassari) e Marcello Marras (C.S.C. UNLA Oristano).

L’evento è organizzato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico, dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari e dal Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.

Il film:

Dopo essere rientrato sano e salvo dalla Guerra di Crimea (1856 circa), Antonio Manca fece il voto in segno di gratitudine di distribuire ‘pane e formaggio’ ai bambini del paese. Guerre successive (I e II Guerra Mondiale) motivano la partecipazione a s’impinnu e alla festa nel tempo. Nel Giugno 2012, Cosimo Zene, un antropologo nulese, ritorna al paese natio per realizzare un film sul "Pranzo di Sant'Antonio" insieme al documentarista Ignazio Figus.
Il film racconta i preparativi e la celebrazione del giorno di festa, evidenzia il ruolo di guida indiscussa di Antonianzela (l’ultima discendente diretta di Antonio Manca), i suoi ricordi del passato e le preoccupazioni per il futuro. L’attiva partecipazione dei paesani, attraverso i doni e il lavoro fisico, rivela la sopravvivenza del sistema dell’invio del dono (s’imbiatu - da imbiare, inviare), che ha caratterizzato notevolmente la vita del paese fino ai giorni nostri. Sebbene altre forme di dono siano scomparse, questa festa funziona da catalizzatore mantenendo vive le principali forme di imbiatu .
Il set del film è la casa di Antonianzela, luogo in cui i paesani portano in dono formaggio, pecore, cibo (e soldi), che in seguito vengono redistribuiti all’intero paese. L’idea di “totalità “, derivata dalla definizione di Mauss del dono come “fatto sociale totale”, è alla base di un modello di “dono che tende alla perfezione” (ma pur sempre umano), cosi’ che il compimento del voto, attraverso s’imbiatu, vuole raggiungere “tutto il paese”(a tottu sa idda) e andare oltre.

Gli autori:
Ignazio Figus vive e lavora a Nuoro. Formatosi nella produzione documentaristica presso l'Istituto Superiore Regionale Etnografico, dove lavora dal 1987 (attualmente è responsabile del settore Produzione Audiovisuale e Promozione), ha curato l'attività audiovisiva istituzionale dell'Ente firmandone la fotografia e il montaggio. Il passaggio alla regia risale al 1996 con il documentario Giorni di Lollove, incentrato sulla descrizione di momenti festivi e di vita quotidiana della piccola frazione di Nuoro. A questo primo lavoro seguono, nel 1997 Il Lino a Busachi sulla produzione e lavorazione del lino nel piccolo centro del Barigadu, nel 2000 Toccos e Repiccos - Campanari in Sardegna che si propone di documentare quanto ancora resta in Sardegna del mondo dei campanari, nel 2004 Dogon in Barbagia, la singolare cronaca della permanenza di un gruppo di danzatori e musicisti Dogon a Mamoiada e nel 2008 Brokkarios - Una famiglia di vasai che descrive la vicenda umana e professionale di una famiglia di ceramisti che vive e opera a Siniscola, nella Sardegna Orientale. Alcune collaborazioni esterne all'ISRE hanno dato luogo a significative produzioni tra le quali si ricordano Il racconto dei nuraghi (Centro Studi Culture Mediterranee - 1997), Mario Delitala, l'armonia totale dell'arte (ISRE - Ilisso - 1999), Giuseppe, pastore di periferia (condiVisioni – 2004, Trittico Pastorale (condiVisioni – 2008) e Il Coraggio e la Poesia (Comune di Ittiri/Ass.ne Pro Loco di Ittiri - 2010). Attualmente sta lavorando alla realizzazione di un progetto filmico sull'alimentazione sostenibile.
Cosimo Zene, nativo di Nule e residente a Londra, è Capo del Dipartimento di Studio delle Religioni alla School of Oriental and African Studies (SOAS), Università di Londra, dove nel 1994 ha ottenuto il PhD in Antropologia Sociale (The Rishi of Bangladesh, 2002 RoutledgeCurzon). Di recente ha pubblicato vari articoli sul dono in Sardegna e una monografia sulla ricerca condotta a Nule (SS) dall’antropologo danese Andreas F. W. Bentzon (Dialoghi Nulesi, ISRE 2009). Il suo interesse per gli studi gramsciani lo ha portato ultimamente ad occuparsi della connessione Subalterni/Dalits incentrata sulle filosofie politiche di Gramsci e Ambedkar (The Political Philosophies of Antonio Gramsci and B. R. Ambedkar, Routledge 2013). S’Impinnu (Il Voto), realizzato con Ignazio Figus, è il suo primo lavoro cinematografico.
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Centro di Servizi Culturali- U.N.L.A. Via Carpaccio, 9 09170 ORISTANO
 Tel: 0783/211656 - 0783/217326 | e-mail: mediateca@centroserviziculturali.it | web: www.centroserviziculturali.it |
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mercoledì 11 marzo 2015

Un interessante documentario su s'arrepentina


Per tutti gli appassionati, ma anche per tutti coloro che hanno il piacere di conoscere questa espressione poetica del canto sardo di tradizione orale, l'appuntamento è fissato per venerdì 13 marzo 2015, alle 18.00, a San Nicolò d'Arcidano (OR), nella Sala conferenze in viale Repubblica. A cura del Comune sarà presentato ARREPENTINA, un documentario dell'etnomusicologo Marco Lutzu.

martedì 24 febbraio 2015

A Silanus un convegno sull'abbigliamento tradizionale


Segnaliamo un interessante convegno sull'abbigliamento tradizionale sardo: SOLINETTES - Antropologia e abbigliamento tradizionale, organizzato dall'Associazione folkloristica culturale Tradissiones Populare di Silanus.
 




Interverranno:
 
Giammario Demartis - Il problema delle origini prima del 1800. Due fonti figurative dell'abbigliamento marghinese
 
Marinella Marras - Su dolu: il lutto nell'abbigliamento e nella vita
 
Giuseppe Mereu  - Le fogge del lutto femminile a Busachi tra passato e presente
 
Martino Arca - Ipotesi ricostruttiva dell'abito da vedova di Silanus in uso fino a metà degli anni Trenta

Durante l'incontro verrà presentato l'abbigliamento tradizionale da vedova; la ricostruzione è il risultato di una ricerca sul campo svolta dall'Associazione Tradissiones Populare che a Silanus ha intervistato numerosi anziani e reperito capi originali e fonti fotografiche.
 
L'appuntamento è per sabato 07 marzo 2015, alle 17,00, nell'Auditorium comunale di Silanus (NU).

martedì 17 febbraio 2015

Le immagini di Su carruzu a s'antiga - Il carnevale tradizionale ghilarzese

Su Carruzu a s'antiga, il carnevale tradizionale ghilazese, raccontato con le immagini delle nostre maschere. (foto G. Fadda)
Màscheras a lentzolu

Màschera a lentzolu e burrone danzano
 
Burrone e màschera a lentzolu


Sa dantza



A conclusione le maschere si fanno riconoscere

sabato 7 febbraio 2015

Su Carruzu a s'antiga, il carnevale della tradizione ghilarzese

Domani, dal primo pomeriggio, le piazzette del centro storico di Ghilarza verranno animate dal carnevale tradizionale. Le maschere tradizionali - màscheras a lentzolu e burrones - insieme alle persone in costume danzeranno tutto il pomeriggio al suono dell'organetto di Carlo Boeddu.

domenica 25 gennaio 2015

Domenica le nostre maschere a Samugheo

A vent'anni dalla prima edizione, domenica 1 febbraio, a Samugheo (OR) si svolgerà una sfilata regionale di maschere tradizionali che avrà la partecipazione degli stessi protagonisti di quel primo raduno.
Noi c'eravamo e ci saremo anche questa volta... con le maschere ghilarzesi: i 'neri' burrones e le 'bianche' màscheras a lentzolu.

giovedì 15 gennaio 2015

Dalla pizzica al tango


Siamo anche su facebook

Da alcune settimane ci trovate anche in fb.
Chi è interessato alle nostra attività, alle nostre tradizioni, a conoscere ciò che ci piace e ciò che ci piace condividere con tanti altri amici, vicini e lontani, ci può seguire attraverso il profilo  Onnigaza Ghilarza.
Comunque continueremo a scrivere anche nelle pagine di questo nostro blog.

martedì 6 gennaio 2015

Arte organaria in Sardegna - Costruttori e strumenti fra XVI e XX secolo

Martedì 13 gennaio 2015, alle ore 17,30, a Oristano – nella Sala Centro Servizi Culturali UNLA verrà presentato il libro di Roberto Milleddu

Arte organaria in Sardegna
Costruttori e strumenti fra XVI e XX secolo
(Ass. Culturale G. Serassi)
Dialoga con l'autore:
Ignazio Macchiarella (Entomusicologo)

Intervento di:
Davide Murgia (Organaro)

Il libro - Frutto di una ricerca ventennale, il libro prende in esame la storia dell’arte organaria in Sardegna in un ampio arco cronologico che comprende i secoli XVI-XX, secondo una prospettiva che alle “macchine sonore” antepone le vicende degli uomini (costruttori, importatori, committenti) nonché i contesti culturali, sociali, religiosi ed economici che hanno determinato la scelta e la persistenza nel tempo di determinate tipologie di strumenti. Il lavoro si basa su una corposa documentazione inedita raccolta nei principali archivi sardi e sulla ricognizione sugli strumenti storici ancora esistenti sul territorio. In tal modo è stato possibile seguire le tracce di artefici che, provenienti da altre regioni d’Italia e d’Europa, hanno proficuamente operato in Sardegna, nonché dei pochi sardi che si sono dedicati alla fabbricazione d’organi. Il libro colma un vuoto nella bibliografia organaria italiana presentandosi con il rigore del lavoro scientifico ma aperto ad un pubblico di non addetti ai lavori.

L'autore
Roberto Milleddu - Laureato in etnomusicologia. Da anni studia il patrimonio organario storico della Sardegna. Ha pubblicato monografie e articoli di argomento organologico e partecipato a convegni nella penisola, in Spagna e Francia. Ha partecipato come consulente al restauro di diversi organi nell'isola. .